DISTURBI DEL SONNO
I
disturbi
primari del sonno sono presumibilmente generati da anomalie dei meccanismi che regolano il ritmo sonno-veglia.
Si
suddividono in:
DISSONNIE
Interferiscono con l’inizio o con la continuazione del sonno, ne provocano quindi un'alterazione della quantita',
della qualita' o del ritmo:
Insonnia primaria
l'alterazione prevalente è la difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o il sonno non ristoratore, per almeno un
mese.
Ipersonnia primaria
il sintomo
predominante è un'eccessiva sonnolenza per almeno un mese (o meno se ricorrente), come evidenziato sia da episodi di sonno prolungato, sia da episodi di sonno diurno che ricorrono quasi
quotidianamente.
Narcolessia
attacchi
irresistibili di sonno ristoratore che ricorrono quotidianamente per almeno tre mesi. Per una diagnosi positiva deve essere inoltre presente almeno uno dei seguenti sintomi:
1)
cataplessia (cioè, brevi episodi di improvvisa perdita bilaterale del tono muscolare, più spesso in associazione con emozioni intense)
2)
ricorrenti intrusioni di sonno REM nel passaggio fra il sonno e la veglia, come attestato sia da
allucinazioni ipnopompiche o ipnagogiche, sia da paralisi del sonno all'inizio o alla fine dell'episodio di sonno.
Disturbo del sonno correlato alla respirazione
sonno
interrotto, implicante eccessiva sonnolenza o insonnia, che si ritiene dovuto ad una patologia della respirazione correlata al sonno (per es., sindrome da apnea del sonno ostruttiva o centrale,
oppure sindrome da ipoventilazione alveolare centrale).
Disturbo del ritmo circadiano del sonno (ex. disturbo del ciclo
sonno-veglia)
una
modalità persistente o ricorrente di interruzione del sonno che porta ad eccessiva sonnolenza od insonnia dovuta ad uno squilibrio fra i ciclo sonno-veglia richiesto dall'ambiente in cui vive la
persona e il suo particolare ritmo circadiano sonno-veglia.
sottotipi
del disturbi del ritmo circadiano:
1) tipo
fase del sonno ritardato. una modalità persistente di ritardo dell'inizio del sonno e dell'ora del risveglio, con una incapacità di addormentarsi e di risvegliarsi nelle ore desiderate o
precedenti.
2) tipo da
salto di fusi orari. sonnolenza e vigilanza si verificano in un'ora del giorno inappropriata rispetto all'ora locale, e si manifestano dopo viaggi ripetuti attraverso più di un fuso orario
(sindrome da jet lag)
3) tipo da
turni lavorativi. insonnia durante il periodo di sonno principale od eccessiva sonnolenza durante il periodo principale di veglia, associate a turni lavorativi di notte o a frequenti cambi di
turno lavorativo.
4) tipo
non specificato. per es., fase anticipata del sonno, ritmo sonno-veglia diverso dalle ventiquattro ore, ritmo sonno veglia irregolare, ecc.
PARASONNIE
Disturbo da Sonnambulismo consiste nel sedersi,
camminare o avere altri comportamenti complessi durante il sonno; di solito gli occhi sono aperti ma senza la capacità del riconoscere. Questa condizione è più comune durante l'ultima infanzia e
l'adolescenza. Il paziente può biascicare parole e imprecare per gli ostacoli o le scale che incontra. Non si associano sogni. Generalmente, il paziente non ricorda l'episodio.
Il pavor nocturnus (episodi di paura, di urla
notturne) è più frequente nei bambini che negli adulti ed è spesso accompagnato da attività deambulatoria durante il sonno. Insorge durante gli stadi NREM 3 e 4 del sonno. Negli adulti, il pavor nocturnus, è spesso associato a difficoltà psicologiche o
all'alcolismo.
Gli incubi (sogni paurosi) colpiscono
i bambini più frequentemente degli adulti. Si manifestano durante il sonno REM, di solito associati a febbre o affaticamento fisico eccessivo o dopo ingestione di alcol. Il trattamento è diretto
alla rimozione della condizione di base.
La sindrome delle gambe senza riposo (restless legs syndrome) è
un disturbo relativamente comune che si manifesta spesso appena prima dell'addormentamento, particolarmente tra le persone > 50 anni di età. La causa non è conosciuta, ma ³ 1/3 delle persone
affette dalla sindrome riportano casi simili nella storia familiare. Sensazioni disagevoli, difficili da descrivere, sono percepite nelle gambe e sono diminuite temporaneamente dal movimento. Il
disagio del paziente e la perdita del sonno possono diventare gravi.
IL DISTURBO DEL SONNO CORRELATO AD ALTRO DISTURBO MENTALE
implica un
vissuto intenso di disturbo del sonno conseguente ad un disturbo mentale diagnosticabile (spesso un Disturbo dell’Umore o un Disturbo d’Ansia) ma sufficientemente grave da richiedere
un’attenzione clinica indipendente. Presumibilmente i meccanismi fisiopatologici responsabili del disturbo mentale interessano anche la regolazione del ciclo sonno-veglia.
IL DISTURBO DEL SONNO DOVUTO AD UNA CONDIZIONE MEDICA GENERALE
implica un
vissuto intenso di disturbo del sonno conseguente agli effetti fisiopatologici diretti di una condizione medica generale sul sistema sonno-veglia.
IL DISTURBO DEL SONNO INDOTTO DA SOSTANZE
implica
rilevanti vissuti di disturbo del sonno conseguenti all’uso concomitante, o alla recente interruzione dell’uso, di una sostanza (farmaci inclusi).