ATTACCHI DI PANICO
Secondo il DSM-IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) l'attacco di panico consiste in un periodo preciso di paura intensa in cui sono presenti alcuni dei seguenti sintomi:
difficoltà a respirare - sensazione di soffocamento;
paure legate a certe
situazioni;
dolori al torace o senso di
malessere;
sudorazione;
palpitazioni;
vertigini;
brividi o vampate di
calore;
tremore;
intorpidimento
sensazione di irrealtà;
ansia
incontrollabile
Tali sintomi si associano ad un intensa paura
di impazzire, di avere un attacco cardiaco. Chi ha provato gli attacchi di panico li descrive come un’esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata. Il singolo episodio,
tende a sfociare facilmente in un vero e proprio disturbo di panico, per la paura che l'episodio si ripresenti, per questo motivo si parla del circolo vizioso della "paura della
paura" . Spesso si associa alla presenza di Agorafobia, ovvero l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni in cui potrebbero essere presenti ostacoli, che impediscano alla persona la
possibilità di essere aiutata. Il rischio in questi casi è di vivere confinati in casa, sempre più limitati nella propria attività. Accade spesso che gli esami medici siano sempre regolari, non
giustifichino la paura ad esempio di non poter più respirare, o di aver un infarto, o comunque di morire. Solitamente è molto lungo il percorso che porta a comprendere la natura emotiva di questo
problema. Diventa così pressoché impossibile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via. L’evitamento di tutte
le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente ed il paziente diviene schiavo del suo disturbo. Nel trattamento del disturbo di panico con o senza
agorafobia e dei disturbi d’ansia in generale, la forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace, è quella cognitivo – comportamentale in cui ci si
concentra sull’apprendimento di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali, nell’intento di spezzare i circoli viziosi del panico.